Legalità
Il tema dell’educazione alla legalità rappresenta da sempre un fondamento nella costruzione dell’identità di ogni studente nella sua veste di futuro cittadino. La scuola dunque deve promuovere il concetto della legalità fin dai primi anni dell’istruzione, permeando di regole di convivenza civile il vivere quotidiano degli allievi all’interno della comunità scolastica e graduando l’intensità dei temi trattati sia nell’ambito delle discipline previste, sia grazie all’apporto di interventi di esperti esterni che promuovono i temi della legalità.
Educare alla Legalità è il passaporto per la vera cittadinanza, per collaborare al bene comune cui tutti dobbiamo aspirare.
Le attività inerenti al concetto di Legalità, considerate dai docenti di questa scuola un caposaldo imprescindibile della missione educativa e pedagogica dell’istituzione scolastica, sono volte al conseguimento prioritario di due importanti finalità:
- rafforzare negli alunni la consapevolezza del valore del rispetto della legalità come atteggiamento che sta alla base della convivenza civile, ancor di più se coniugato con la solidarietà verso chi è in condizioni di disagio o sofferenza, con il rifiuto di ogni forma di abuso, sfruttamento e prepotenza sugli altri, con il rispetto verso ogni essere vivente e verso l’ambiente che ci circonda;
- ampliare la conoscenza e lo studio del fenomeno mafioso da parte degli studenti (specificatamente delle classi terze) della nostra scuola per facilitare il radicamento di una generalizzata coscienza antimafiosa.
L’Istituto Comprensivo “Biagio Siciliano” da molti anni ha “istituzionalizzato” due importanti momenti che segnano l’inizio e la conclusione delle attività annuali dedicate al tema: il 25 novembre, anniversario della triste scomparsa di Biagio Siciliano e Giuditta Milella, falciati, la mattina del 25 Novembre 1985, alla fermata del bus in via Libertà, da una macchina della scorta del pool antimafia, e il 23 maggio, anniversario dell’attentato ai giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e alla loro scorta. A queste due iniziative si è aggiunta da qualche anno la commemorazione della data del 27 gennaio, momento imprescindibile per la nostra scuola: insegnare la Shoah rappresenta, infatti, un’occasione irrinunciabile di affrontare temi che riguardano il nostro presente e di comprenderne a fondo le ragioni, significa dare senso al nostro vivere quotidiano di cittadini attivi e responsabili, significa scoprire le cause sottese a tutte le forme di intolleranza, discriminazione, sopraffazione, razzismo e risorgente antisemitismo, purtroppo ancora imperanti nel nostro quotidiano.
Concorso Nazionale “Il fumetto dice No alla mafia”- prima edizione 2019/2020 – Premio Attilio Manca
In ricordo di Rita Atria, del suo impegno e del suo sacrificio nella lotta contro la mafia.
Il fumetto dice NO alla mafia
Attestato – Il fumetto dice NO alla mafia
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